MERLINO, IL MAGO DI RE ARTU' - parte prima -






Nella letteratura europea non esiste un mago più famoso o di maggior prestigio del saggio Merlino, un personaggio mitico di chiare origini medievali. Appartiene al repertorio delle figure più leggendarie del mondo cavalleresco e cortese, creato intorno al non meno mitico re Artù. Con il suo ruolo di consigliere e protettore del sovrano di Camelot, Merlino ebbe a che fare sia con la nascita del monarca britannico, e con la sua istruzione, sia con la creazione della Tavola Rotonda, da lui stesso suggerita al sovrano. Successivamente, egli si ritirò in un bosco e scomparve misteriosamente poco prima che lo stesso Artù andasse incontro ad una fine altrettanto enigmatica.



Merlino è una creazione letteraria piuttosto complessa, le cui origini risalgono alla letteratura medievale. Il colto scrittore Geoffrey di Monmouth fu il primo ad introdurre la figura di Merlino nella letteratura europea, dapprima con le sue Prophetiae Merlini e successivamente con l'opera in versi Vita Merlini. Ben presto incluse le Prophetiae Merlini nella sua opera più importante, sempre in lingua latina, la Historia Regum Britanniae; fu questo grande testo nel quale compare il magnanimo re Artù in tutto il suo splendore a far conoscere il nome e la fama del mago profeta.



Nell'opera sono narrate le gesta favolose di Merlino; nato da una fanciulla in seguito ad un amplesso col diavolo, fu portato quando era ancora bambino davanti al re britannico Vortigern per essere offerto in sacrificio, ma venne salvato grazie alle sue capacità divinatorie. In seguito, trasferì con i suoi poteri magici dall'Irlanda all'Inghilterra i megaliti di Stonehenge e, divenuto consigliere del re Uther Pendragon, diede a questi le sembianze del Duca di Cornovaglia, riuscendo così a farlo penetrare nella fortezza di Tintagel e consentirgli di giacere con la moglie dello stesso duca, Igerna; da quell'incontro amoroso e notturno nacque re Artù. Nella Vita Merlini Geoffrey racconta anche di come il mago fosse poi impazzito assistendo agli orrori di una cruenta battaglia e si fosse ritirato a vita solitaria in una foresta. Dal suo rifugio nascosto, preparato dalla sorella Ganieda, il "selvaggio" Merlino dettò ad alcuni scrivani i suoi presagi e le sue oscure profezie sul destino della Britannia, minacciata dagli invasori sassoni.

Con il nome di Merlino, Geoffrey recuperò un antico personaggio che i racconti gallesi chiamavano Myrddin e che veniva dalla città di Carmarthen.
Vrotigern, re di Britannia, intendeva erigere una torre difensiva su una collina, ma questa crollava di continuo. Il re convocò i suoi maghi, che gli consigliarono di sacrificare in quel luogo un bimbo di padre ignoto. I sicari del re trovarono a questo punto un bambino, Merlino, che rispondeva a queste caratteristiche, e lo portarono al cospetto del re. Il piccolo prese tuttavia la parola rendendo noto quanto gli stessi maghi di corte ignoravano, cioè che sotto la collina della torre vi era uno stagno nel quale combattevano due enormi lombrichi. Il bimbo spiegò il sortilegio e profetizzò il destino del regno con la fine disastrosa di Vortigern. Secondo Geoffrey i lombrichi erano due draghi, uno rosso e uno bianco, quest'ultimo simbolo dei Sassoni, usciva vincitore all'inizio, per venire poi sconfitto da quello rosso, simbolo dei Britanni.
L'episodio del trasferimento dall'Irlanda all'Inghilterra dei megaliti del cercio sacro di Stonehenge, nel quale Merlino da prova della sua straordinaria magia, si basò probabilmente su qualche antichissima leggenda locale


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